Festival di Salisburgo 2014 - Il trovatoreGiuseppe Verdi

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  1. Alice J. Raynor
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    Il Trovatore



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    Ieri sera ho avuto la fortuna di assistere - in televisione, ma meglio di niente xD - alla rappresentazione del Trovatore per il Festival di Salisburgo. Sarò antiquata ma sogno da tempo di andare dal teatro dal vivo a vedere queste rappresentazioni *.*
    Devo ammettere che Verdi... non è Mozart xD Poi soprattutto pensando che ieri sera Verdi ha fatto strage (?) a casa di Mozart è doloroso xD
    E dato che un po' di tempo fa ho assistito a una rappresentazione del Flauto Magico mi sarebbe piaciuto vedere magari... Don Giovanni! Ma adesso ritorniamo al Trovatore xD

    Ieri sera è stato proprio un grande evento xD c'erano molti grandi! Questa nuova edizione del "Trovatore" non è affatto male! (Personalmente fino a ieri sera non conoscevo nemmeno la storia xD) Ma l'idea di girarlo in un museo è stato alquanto singolare e ben riuscito anche perchè... nonostante il giorno notiamo i personaggi vestiti (?) in modo moderno di notte abbiamo la possibilità di vedere i costumi dell'epoca quindi trovo che sia stata davvero un'idea bellissima e particolare.

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    I quadri erano bellissimi (anche se non ne conoscevo neanche uno ehm xD ma mi informerò!), così mia madre ha giustamente detto << Ecco perchè dovrebbero continuare a tenere storia dell'arte a scuola!>>
    e io di rimando << Sì mamma ma se la materia viene fatta odiare e viene insegnata male - o proprio non insegnata - tanto vale che tolgano la materia!>>
    Io ammetto di essere affascinata dalla storia dell'Arte ma allo stesso tempo la detesto per colpa dei professori! E questo è davvero un peccato perchè mi rendo conto che c'è (me in primis) un'ignoranza davvero vergognosa. Ad ogni modo i quadri cambiavano spesso, si poteva notare la scuola fiamminga in contrasto con quella italiana e poi le tonalità di rosso che hanno usato per i vestiti mi è piaciuta molto!

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    A rendere il tutto eccezionale era la presenza di un cast davvero epico! Per chi si intende un po' di teatro se ne renderà sicuramente conto!

    Francesco Meli - Manrico
    Anna Netrebko - Leonora
    Marie-Nicole Lemieux - Azucena
    Diana Haller - Ines
    Plácido Domingo - Count di Luna
    Riccardo Zanellato - Ferrando
    Membri dell' Angelika Prokopp Sommerakademie of the Vienna Philharmonic
    Concert Association of the Vienna State Opera Chorus
    Vienna Philharmonic

    Insomma lasciatemelo dire ma... la Phiharmonic è il top del top! Anna Netrebko ha una voce splendida e anche Francesco Meli è molto bravo! Ma chi ha fatto più scalpore è sicuramente il Conte di Luna, interpretato da Plácido Domingo che pur essendo IL grande tenore è tornato a cimentarsi nel ruolo di Baritono. La direzione è di Daniele Gatti che è molto acclamato a Salisburgo.

    Lascio anche il resto del team perchè hanno messo su davvero un'ottima rappresentazione e quindi se lo meritano!

    Leading Team
    Daniele Gatti - Conductor
    Alvis Hermanis - Director and Sets
    Eva Dessecker - Costumes
    Gleb Filshtinsky - Lighting
    Ineta Sipunova - Video Design
    Gudrun Hartmann - Associate Director
    Uta Gruber-Ballehr - Associate Set Designer
    Ronny Dietrich - Dramaturgy
    Ernst Raffelsberger - Chorus Master

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    Il Trovatore è un opera di Giuseppe Verdi, la storia è tratta dall'omonimo dramma El Trovador di Antonio García Gutiérrez. Fu Verdi stesso ad aver avuto l'idea di ispirarsi a questo scritto e commissionò a un poeta napoletano, Salvadore Cammarano, di redarre il libretto. Sfortunatamente morì poco dopo aver finito il libretto e il musicista, desiderando ancora delle piccole modifiche, fu costretto a richiedere l'aiuto di Leone Emanuele Bardare, collaboratore del compianto librettista. Costui aggiunse dei cantabili e mutò il metro della canzone di Azucena. Persino Verde intervenne personalmente sul libretto per abbreviare i versi finali dell'opera. Il Trovatore entrò a far parte della trilogia popolare (formata dalle altre due composizioni: Rigoletto e La Traviata) e la sua rappresentazione, avvenuta nel 19 gennaio 1853 al Teatro Apollo di Roma, riscosse un grandissimo successo e come scrive Julian Budden, «Con nessun'altra delle sue opere, neppure con il Nabucco, Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico».
    Fu presto diffusa in Francia e Inghilterra.
    La trama - intricata e romanzesca - si sviluppa parte in Biscaglia e parte in Aragona all'inizio del XV secolo. E' diviso in quattro atti, chiamati "Parti".

    Placido+Domingo+Il+Trovatore+Photo+Rehearsal+KD-WlAf3jhZl



    Trama. Spoiler = Anticipazioni



    Parte I - Il Duello

    La scena si apre nel palazzo dell'Aliaferia di Saragozza (in questa versione invece una guida del Museo illustra la storia - accompagnando il tutto dall'inquadratura di bellissime opere pittoresche d'autore) dove Ferrando, capitano delle guardie, racconta agli armigeri (nella trasposizione ai turisti) la triste storia del figlio minore del vecchio Conte, fratello quindi dell'attuale Conte di Luna. L'infante era stato rapito in tenera età da una zingara - descritta nera come la notte - intrufolatasi nel castello, benchè insistesse a dire che voleva solo "leggere il suo oroscopo". La zingara aveva rapito quel bambino per vendicare la madre bruciata, giustiziata dal Conte per stregoneria. La zingara ( ritenuta come una sorta di "spettro" rimasto per vendicare la crudele madre), (Abbietta zingara), aveva poi bruciato il bambino e ora i soldati chiedono la sua morte ( nella trasposizione lo chiedono i turisti indignati.) Eppure il vecchio Conte aveva fatto giurare al suo Erede che non avrebbe smesso di cercare suo fratello minore, proprio perchè - nonostante le ossa bruciate di un bambino - aveva la netta sensazione che fosse ancora vivo ed era suo dovere cercarlo. Il Conte di Luna quindi si era impegnato tutti quegli anni nella sua ricerca, ma invano.
    Nel frattempo Leonora (ancora scena diurna, sempre nella nuova trasposizione quindi girata nel museo), giovane nobile amata dal Conte di Luna, confida a Ines, una sua ancella, di essersi innamorata perdutamente di Manrico (Tace la notte placida), il Trovatore (Anche se io non ho capito cos'ha trovato... ehm dettagli xD). Ines cerca di distoglierla da questa passione, inutilmente, dato che la ragazza dice chiaramente che non saprebbe come fare senza il suo amore e quindi non può rinunciarvi. Intanto la notte cala (Quindi i personaggi si ritrovano a essere vestiti stile inizio XV secolo, tutti i vestiti sono di una bella tonalità di rosso) e il conte è impegnato a vegliare sul castello, a un tratto avverte la voce di Manrico che intona un canto (Deserto sulla Terra). Leonora esce, entusiasta e confusa dall'oscurità, scambia il Conte per Manrico e l'abbraccia. Questo gesto scatena l'ira del Conte (ricordatevi che lui ama Leonora! ... ma non è ricambiato xD) e gli fa apprendere quindi che ha un rivale in amore, sfida per questo a duello Manrico, sebbene Leonora provi a placare la sua furia e a spiegarsi, ma il Conte non sente ragione e inizia a battersi.

    Fine Prima Parte

    Inizio Seconda Parte - La Gitana

    Ai piedi di un monte, in un campo di zingari ( Nella trasposizione nel museo, intonando il coro "Vedi le fosche notturne spoglie) si presenta Azucena, madre di Manrico. Racconta di come molti anni prima vide morire sul rogo, per colpa del Conte (Stride la vampa), la madre accusata di stregoneria. Oltre l'impressionante tragedia la madre le aveva urlato di Vendicarla e benchè la figlia non volesse era stata costretta dagli incubi, da quell'urlo che la sconvolgeva a vendicarsi. Rapì quindi il figlio minore del Conte, ancora in fasce, e tormentata dalla disperazione e dal dolore decise di riservargli la stessa sorte che era toccata alla madre: condannato al rogo. Per una tragica fatalità, tuttavia, confuse il proprio figlio con il bambino che aveva rapito e quando se ne rese conto era troppo tardi. ( Insomma a parte la sua superiore intelligenza mia madre ne ha tratto la morale " Ecco, non bisogna mai fare una cosa brutta, perchè poi si paga la conseguenza" e io ho aggiunto " Peccato che la maggior parte delle volte queste cose succedono solo nei drammi." E non perchè voglio che il mondo sia punito - a volte si sbaglia eh! - ma non sono disposta a tollerare molto questo tipo di cose.)
    (La scena intanto nella trasposizione si trasferisce nel XV secolo) Manrico, che aveva assistito a quella rivelazione di nascosto tenta di farsi ripetere la storia dalla madre e capisce di non essere il vero figlio di Azucena. Le chiede di conoscere la propria identità, insistendo, ma Azucena non gli rivela niente, insistendo a dire che lei lo aveva amato, protetto proprio come suo figlio e questo solo importava. Persino quando era tornato dall'accampamento, ferito dopo il duello con il Conte lo aveva curato con materna tenerezza. Manrico confida alla madre di essere stato quasi sul punto di uccidere il Conte, durante la lotta, ma era stato frenato da una voce proveniente dal cielo (Mal reggendo all'aspro assalto), la madre però ribatte che il Conte non aveva sentito la voce dal Cielo e che lo aveva ferito senza pietà. Così fa giurare a Manrico che avrebbe lo avrebbe trafitto la prossima volta con un pugnale.
    Nella scena seguente, Leonora viene informata della presunta morte di Manrico ( che si era salvato davvero per grazia divina ma lei non lo sa) e decide di prendere i voti e diventare quindi suora. Il Conte viene a conoscenza della situazione e decide quindi di intervenire, perchè lui trovava Leonora bellissima e la voleva come propria. Il Conte rapisce la ragazza, evitando la cerimonia (mentre lei protesta che deve prendere l'altare - e quindi farsi suora - lui insiste a dire che l'unico altare che vedrà sarà quello del loro matrimonio). Manrico però giunge - nonostante le insistenze della madre che lo aveva pregato di non andarsene, perchè le ferite potevano riaprirsi e quando poi lei resta sola lo definisce ingrato, mentre lui continuava a ripetere che senza Leonora non poteva vivere - e sventa il rapimento ( in un entrata davvero in Zorro style xD ) e porta in salvo la sua amata. Leonora gli chiede se lui sia sceso dal Cielo o se lei sia finita nel Cielo, mentre il Conte - che lo credeva morto - si dispera e si chiede perchè l'Inferno abbia rifiutato la sua preda. Manrico spiega di non essere mai morto.

    Fine Seconda Parte

    Inizio Terza Parte - Il Figlio della Zingara

    Azucena, addolorata dal fatto che suo figlio l'abbia lasciata, viene catturata da Ferrando e viene condotta al cospetto del Conte di Luna. Questi la guarda attentamente e inizia a sospettare che sia la stessa zingara che tempo fa aveva catturato suo fratello minore. Costretta dalla minacce, la donna confessa di essere la madre di Manrico. Il Conte esulta per la cattura, non solo con la morte della gitana otterrà vendetta sull'uccisione di suo fratello ma anche su Manrico che lo ha privato per sempre dell'amore di Leonora. La gitana intanto continua a lamentarsi del fatto che il figlio non venga a soccorrerla.
    Manrico e Leonora intanto, al sicuro, sono sul punto di sposarsi in segreto e si giurano amore eterno. Ruiz sopraggiunge e annuncia che Azucena sta per essere arsa viva come strega. Manrico rivela a Leonora che lei è sua madre e quindi si precipita in suo soccorso, cantando la celebre cabaletta Di quella pira.

    Fine Terza Parte

    Inizio Quarta Parte - Il Supplizio

    Il tentativo di salvataggio fallisce e Manrico viene imprigionato nel palazzo del Conte, dove sarà giustiziato insieme alla madre. Nell'oscurità, Ruiz accompagna Leonora alla torre dove Manrico è prigioniero (Timor di me?... D'amor sull'ali rosee). Leonora capisce che Manrico non può essere salvato se non da lei, lei che ha una qualche influenza sul Conte. Va da costui e lo implora di salvare la vita di Manrico. Il Conte si dimostra assolutamente negativo alla proposta, niente potrà interessargli e più lei vuole salvare il suo amore, più il suo furore aumenterà. Infine Leonora si dimostra disposta a essere sua sposa (Mira, d'acerbe lagrime) e il Conte accetta questo prezzo, meravigliato e stupito e si fa giurare da lei che la sua parola non verrà meno. Lei giura ma non ha alcuna intenzione di essere sua, proprio per questo - avendo giurato solennemente e non potendo venire meno alla sua parola - decide che sarà sì sua, ma fredda e morta. Il Conte, ignaro della trappola, accetta e Leonora chiede di poter dare lei stessa al Trovatore la notizia della sua liberazione. Prima di entrare nella torre beve un veleno da un anello, senza farsi notare. Intanto in prigione, Manrico e Azucena vegliano, attendendo con paura la loro esecuzione. Manrico cerca di calmare la madre ( Ai nostri monti ritorneremo). Alla fine la donna, sfinita, si addormenta e il figlio prega Dio affinchè le risparmi sogni cruenti. In quello stesso momento giunge Leonora, tra la felicità di Manrico che è felice di poterla rivedere prima di morire. Leonora annuncia la sua libertà e gli intima di scappare ma appena lui scopre che non lo seguirà si rifiuta di fuggire. E' convinto che per ottenere la sua libertà Leonora l'abbia tradito (e la maledice) ma lei, nell'agonia della morte, gli confessa di essersi avvelenata per restargli fedele (Prima che d'altri vivere). Manrico quindi inizia a dire "come ho potuto maledire quest'angelo?" (E potrei farci un discorso sopra perchè... mi ha fatto innervosire ecco! Proprio di palo in frasca, da un eccesso all'altro... .-.). Il Conte, entrato di soppiatto nella cella, ascolta la discussione e capisce di essere stato ingannato da Leonora che muore fra le braccia di Manrico. Il Conte fa giustiziare il Trovatore e quando Azucena rinviene, le viene mostrato il figlio morente e ha il coraggio di rivelare la verità al Conte «Egli era tuo fratello». Il poveretto, com'è immaginabile, ci rimane malissimo - e con la coscienza la morte del fratello - mentre si dispera (da notare come lo aveva odiato fino a quel momento). La gitana ( che sinceramente mi sta antipatica xD non solo è poco intelligente (???) ma accecata dalla vendetta e... cavoli un po' di compassione per il figlio/non figlio xD) mentre anche lei sta per morire grida «Sei vendicata, o madre!»

    Insomma buona carneficin- visione!

    Per il libretto completo Click!


    Struttura dell'Opera. Spoiler = Anticipazioni



    Parte I - Il Duello

    Introduzione
    Coro All'erta, all'erta! (Ferrando, Familiari, Armigeri) Scena I
    Racconto Di due figli vivea padre beato (Ferrando, Coro) Scena I
    Seguito e stretta dell'Introduzione E il padre? (Coro, Ferrando) Scena I

    Cavatina di Leonora

    Scena Che più t'arresti?... (Ines, Leonora) Scena II
    Cavatina Tacea la notte placida (Leonora) Scena II
    Tempo di mezzo Quanto narrasti di turbamento (Ines, Leonora) Scena II
    Cabaletta Di tale amor, che dirsi (Leonora, Ines) Scena II

    Romanza di Manrico e Terzetto

    Scena Tace la notte! (Conte) Scena III
    Romanza Deserto sulla terra (Manrico) Scena III
    Scena Oh detti!... oh gelosia!... (Conte, Leonora, Manrico) Scena III-IV
    Terzetto Qual voce!... Ah, dalle tenebre (Leonora, Conte, Manrico) Scena V

    Parte II

    Coro e Canzone d'Azucena

    Coro Vedi! le fosche notturne spoglie (Zingari) Scena I
    Canzone Stride la vampa! (Azucena) Scena I
    Scena Mesta è la tua canzon! (Zingari, Azucena, Manrico) Scena I
    Coro Chi del gitano i giorni abbella? (Zingari) Scena I

    Racconto d'Azucena

    Scena Soli or siamo (Manrico, Azucena) Scena I
    Racconto Condotta ell'era in ceppi (Azucena, Manrico) Scena I

    Duetto di Azucena e Manrico

    Scena Non son tuo figlio?... (Manrico, Azucena) Scena I
    Duetto Mal reggendo all'aspro assalto (Manrico, Azucena) Scena I
    Tempo di mezzo L'usato messo Ruiz m'invia! (Manrico, Azucena) Scena I-II
    Cabaletta Perigliarti ancor languente (Azucena, Manrico) Scena II

    Aria del Conte

    Recitativo Tutto è deserto (Conte, Ferrando) Scena III
    Aria Il balen del suo sorriso (Conte) Scena III
    Tempo di mezzo Qual suono!... oh ciel... (Conte, Ferrando) Scena III
    Cabaletta Per me, ora fatale (Conte) Scena III

    Finale II

    Coro Ah!... se l'error t'ingombra (Coro di religiose) Scena III
    Seguito del Finale II Perché piangete? (Leonora, Donne, Conte) Scena IV
    Concertato E deggio... e posso crederlo? (Leonora, Conte, Manrico, Donne, Ferrando, Seguaci) Scena IV
    Stretta del Finale II Urgel viva! (Ruiz, Manrico, Conte, Leonora, Ferrando, Armati, Seguaci) Scena V


    Parte III

    Coro
    Coro Or co' dadi, ma fra poco (Armigeri, Ferrando) Scena I

    Scena e Terzetto

    Scena In braccio al mio rival! (Conte, Ferrando, Azucena, Coro) Scena II-III-IV
    Terzetto Giorni poveri vivea (Azucena, Ferrando, Conte, Coro) Scena IV

    Aria di Manrico

    Scena Quale d'armi fragor poc'anzi intesi? (Leonora, Manrico) Scena V-VI
    Aria Ah! sì, ben mio, coll'essere (Manrico) Scena VI
    Tempo di mezzo L'onda de' suoni mistici (Leonora, Manrico, Ruiz) Scena VI
    Cabaletta Di quella pira l'orrendo foco (Manrico, Leonora, Ruiz, Armati) Scena VI


    Parte IV

    Scena e Aria di Leonora

    Scena Siam giunti; ecco la torre (Ruiz, Leonora) Scena I
    Aria D'amor sull'ali rosee (Leonora) Scena I
    Miserere Miserere d'un'alma già vicina (Voci interne, Leonora, Manrico) Scena I
    Cabaletta Tu vedrai che amore in terra (Leonora) Scena I

    Scena e Duetto del Conte e Leonora

    Scena Udite? Come albeggi (Conte, Leonora) Scena II
    Duetto Mira, di acerbe lagrime (Leonora, Conte) Scena II
    Tempo di mezzo Conte... - Né cessi? (Leonora, Conte) Scena II
    Stretta del duetto Vivrà!... contende il giubilo (Leonora, Conte) Scena II

    Finale ultimo
    Scena Madre?... non dormi? (Manrico, Azucena) Scena III
    Duettino Sì, la stanchezza m'opprime, o figlio... (Azucena, Manrico) Scena III
    Scena Ciel!... non m'inganna quel fioco lume?... (Leonora, Manrico) Scena IV
    Terzettino Parlar non vuoi?... (Manrico, Leonora, Azucena) Scena IV
    Scena finale Ti scosta... - Non respingermi... (Manrico, Leonora, Conte, Azucena) Scena IV


    La Partitura di Verdi prevede...



    2 flauti (anche ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
    4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, cimbasso
    timpani, grancassa, triangolo
    archi
    L'opera include anche:

    martelli con incudini (all'inizio del II atto)
    organo (III atto)
    Sulla scena:

    campane, tamburo, arpa, corno

    Personaggi



    Il conte di Luna, giovane gentiluomo aragonese (baritono)
    Leonora, dama di compagnia della Principessa d'Aragona (soprano)
    Azucena, zingara della Biscaglia (mezzosoprano)
    Manrico, ufficiale del principe Urgel e presunto figlio di Azucena (tenore)
    Ferrando, capitano degli armati del conte di Luna (basso)
    Ines, confidente di Leonora (soprano)
    Ruiz, soldato al seguito di Manrico (tenore)
    Un vecchio zingaro (basso)
    Un messo (tenore)
    Compagne di Leonora e religiose, familiari del conte, uomini d'arme, zingari e zingare (coro)

    Fonti:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_trovatore
    http://en.wikipedia.org/wiki/Il_trovatore
     
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